Un po' manuale di viaggio, un po' guida, "Il grande racconto" è, soprattutto, l'epopea della viticoltura italiana e dei suoi protagonisti, che, replicando ogni anno il miracolo laico della vendemmia, portano fin dentro i nostri calici il sapore e il sapere della nostra terra, generosa, fragile e bella.
«Al termine della prima settimana, seicento assaggi avevano già azzerato ogni mia volontà di capirci ancora qualcosa. In quattro, cinque giorni mi spazzolavo la storia del Barolo o dell’Amarone, pretendendo anche di giudicarla. Era come stilare la classifica dei migliori film della stagione, fermandosi ai titoli di testa. Il mio spettacolo non andava mai oltre l’unghia del bicchiere. E seduti di fronte a me, non vedevo più colleghi e collaboratori, ma polli da batteria,
costretti a beccare senza sosta.»
Con tono schietto e pungente, Tiziano Gaia ci conduce nel mondo dei vini
e di chi li degusta per professione, alternando autobiografia, coloriti aneddoti, curiose disquisizioni tecniche e riflessioni sulla spettacolarizzazione dell’enogastronomia.
La sua esperienza da «paura e delirio a Slow Food» sotto l’egida
del carismatico fondatore, gli anni di coinvolgente apprendistato, l
a descrizione della giornata-tipo in veste di degustatore per Vini d’Italia, una maratona di un centinaio di assaggi quotidiani per tre mesi l’anno, fino ai vividi ritratti delle figure più importanti della viticoltura italiana, l’ascesa del Barolo, i riti contadini e i costumi delle Langhe, tra balòn e partite a tressette, il tartufo e lo storico mercato delle uve di Alba. Un dissacrante «dietro le quinte» della critica enologica e una storia del vino raccontata in modo originale e sagace, incentrata sulla sua trasformazione in bene voluttuario, spogliato della funzione di bene primario e dunque potenzialmente inutile, ma a cui l’Autore riconosce la straordinaria capacità di cavalcare o addirittura anticipare i cambiamenti socio-culturali del nostro tempo.
"Di vigna in vigna" è una guida turistica dedicata a chi non solo ama il vino, ma crede che viverlo in prima persona - là dove viene prodotto - sia la più emozionante delle esperienze. 40 itinerari dal Trentino alla Sicilia. 200 cantine. 115 ristoranti. 154 alberghi/agriturismi. 20 spa. 76 piscine. 200 bottiglie imperdibili da provare in loco. 103 box dedicati a cultura e loisir.
Christian viene dal Camerun. Ex promessa del calcio, ex spacciatore, incontra Tiziano in carcere, mentre lavorano entrambi nella torrefazione della prigione, l’uno da detenuto, l’altro da uomo libero.I due diventano amici e quando Christian, scontata una pena durata in tutto sette anni, decide di tornare in Africa, Tiziano parte con lui: inizia il viaggio nell’«altra vita» di Christian, tra la vivacissima famiglia allargata che conta centinaia di membri, la passione per il calcio sfogata nei campi di terra battuta sotto il sole cocente, le bellezze e le miserie di un Paese, il Camerun, che mostra slanci entusiasmanti e croniche difficoltà.Un viaggio alle radici della storia di Christian, spirito vitale indomabile, alle prese con un’incerta identità che fa di lui un africano in Europa e un europeo in Africa, ma anche un viaggio alle radici di un’amicizia che si fa più salda nella reciproca diversità.
"Perché questa terra merita di essere patrimonio materiale e immateriale dell'umanità? Perché ha conservato un sapere straordinario". (Piercarlo Grimaldi)
Il primo docufilm sui "Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato", patrimonio mondiale dell'umanità Unesco.
Torino non premia i suoi figli più delicati, alti e fragili artisti se non con il dono dell’oblio, il dono di dimenticare la sua grata di strade diritte come sbarre per chi vive le sue storie d’un giorno, la sua vita d’impegni, di piccole sfide ai semafori, di rancori e ricordi sperduti sotto la cappa grigia, confusi nella nebbia… Tardi, fino a tardi nella notte si continuò a essere tristi, nella città delle officine, perché quell’uomo alto, fragile e bello non aveva sopportato il nostro dolore quotidiano ed era andato via senza dirci che Itaca è nel sole.
Documentario realizzato per il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Cantina Renato Ratti
Il film, vincitore del Premio DOC Wine Travel Food 2014 come migliore documentario dell'anno, racconta l'epopea dei Barolo Boys, un gruppo di amici, piccoli produttori delle Langhe, che a cavallo tra anni 80 e 90 del secolo scorso cambiò radicalmente il mondo del Barolo e più in generale del vino italiano.
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